24/07/11

Welcome to Adamo 11.03.2011

"le persone ricordano gli avvenimenti in base ai suoni. In base ad essi li classificano, li perdono e li ritrovano. Il mondo è una fucina di suoni, le orecchie dei manubri. Andiamo là dove ci guidano"
(cit. il cielo sotto berlino - jaroslav rudis)


Così, inerme e con un manico sfaldato del mio manubrio sinistro attendo il corriere SDA che mi citofoni con le ultime parti del mio nuovo strumento, tutto da assemblare.
Ripercorro a ritroso il mio universo sonoro fino ad arrivare al primo basso elettrico sulla terra, con quel suo suono grosso, corposo e definito che cambiò il volto della musica pop e non solo. Precision.


In un'era in cui presumibilmente tutto sia stato fatto o inventato si avverte nostalgicamente un ritorno alle origini, dai sapori anche un pò vintage se vogliamo, che coinvolge un pò tutte le produzioni contemporanee, dall'arte allo spettacolo, dalla moda alla musica. La Fender (famosissima compagnia americana di strumenti musicalli elettrici) nel 1951 inventò il basso elettrico, con l'introduzione del modello da me prescelto: "precision bass".


Tutt'oggi un grande classico, usato da "eroi" del passato e del presente, come dimostrato ampiamente dal mio caro Pino Palladino, equipaggiando il suo bel precision Red Fiesta con delle "magiche" corde lisce. Come tutti coloro che han legato il suo nome indissolubilmente al fretless rimasi quasi impietrito, esterefatto, nel riconoscerlo dietro ad un comunissimo basso, ma con un suono davvero eccezionale, magnetico, da farmi nascere l'indomabile desiderio di possederne uno, non uno qualunque, ma dalle stesse specifiche tecniche e rigirosamente sunburst!
Qui sono con Pino intento a farmi autografare il battipenna   
ecco il risultato