20/02/13

questo piccolo grande basso


E' risaputo quanto io cerchi sempre di coinvolgere Little Apple, in tutto ciò che mi riguarda, qualunque cosa essa sia, ma in particolar modo nella musica, ma d'altronde, non posso mica pretendere che lei abbia i miei stessi interessi e/o gusti?
Da semplice ascoltatrice, l'ho sempre guidata e ben introdotta a qualsivoglia nuovo ascolto e/o concerto musicale al quale è stata invitata ad assistere in mia compagnia, finchè un bel giorno mentre mi guardavo un vecchio live della Les Claypool Fancy Band venne magicamente attratta da uno strumento che suonava una carismatica musicista asiatica alla destra di Claypool. Gabby La La all'ukulele, naturalmente.
Ne rimase subito colpita, oltre che dalle proporzioni della minuscola "chitarretta" , anche dal suono che ne veniva fuori, e di conseguenza dalla stessa personalità della polistrumentista, della quale le regalai subito il disco solista d'esordio, prodotto e suonato anche da Mr. Claypool in persona. "Be Careful What You Wish For..."


Da lì a breve arrivò la Santa Pasqua, dove a fare da protagonista, si sa,  son più le uova di cioccolato che la resurrezione di Gesù Cristo, e quale occasione migliore per farle ritrovare una manciata di miniuova pasquali incastonate nella cassa armonica di un ukulele soprano?
La sorpresa fu molto gradita, e con essa tutti i suoi buoni propositi, che durarono all'incirca una settimana o due, con annesso il cambio di muta corde.
Dopodichè divenne un ulteriore sovrammobile da spolverare...
Nel frattempo l'ukulele si fa sempre più largo nel mondo della musica pop, adotatto tra l'altro da artisti come Amanda Palmer e Eddie Vedder per esempio, come unico e solo strumento d'accompagnamento per interi album solisti e quindi concerti.

Poi fu la volta di una vera e propria due giorni dedicata al mondo dell'ukulele, con Roma Ukulele Festival,  notizia appresa quasi per caso mentre navigavo su di un sito istituzionale del Comune di Roma.
Troppo difficile da farsela scappare, quantomeno la seconda ed ultima serata.
Superato l'impervio labirinto di stradine venimmo catapultati da subito in questo magico mondo dell'ukulele, ricco di concerti, artisti e numerosi stands di liutai e rivenditori sempre e solo di ukulele e tutti i suoi derivati, tra cui anche dei veri e propri divertentissimi workshop basici riservati all'ignaro visitatore di passaggio.
Inutile dirvi ch'io e Little Apple non ne rimanemmo indenni.
Ci ritrovammo senza volerlo con un ukulele ciascuno ad impugnare nella giusta posizione le nostre prime pennate libere per poi finire tutti insieme con la più semplice e comune progressione armonica: C Am F G.
Da quella sera nonostante il mio smisurato amore per il basso non ho smesso di invidiare quanti suonino un così piccolo e grande strumento, a tal punto da documentarmi a più non posso sulla sua storia, i suoi vari modelli e  le sue accordature fino a scontrarmi in quello che tutti chiamano l'ukulele basso.
L'UkeBass, non è altro che un ukulele tenore accordabile per quarte, EADG, con delle corde in poliuretano (0.70-185) capaci di suonare nello stesso registro basso di un contrabbasso. 
Ho scelto di rappresentare tra in primi in Italia questo (ma non solo) piccolo grande basso di casa Ortega , ovvero RLizard-BS 


Quando l'ingegneria tedesca incontra l'abile cordaia italiana Aquila non può che nascere uno strumento imperdibile. Dire solo che sia portatile è riduttivo, in questo caso sarebbe più corretto parlare di uno strumento tascabile
la lunghezza dello strumento è di soli 66 cm ma la sua suonabilità confortevole vi stupirà prima di divertirvi.
Inoltre il volume di questo strumento ha davvero dell'incredibile. grazie al sistema di preamplificazione Shadow ed al suo piezo.
Provvisto di un comodo accordatore incorporato sulla fascia superiore che disattiva il segnale in uscita quando è acceso.
Tutte caratteristiche costruttive che abbinate ad una minuziosa selezione di legni pregiati quali dao, palissandro e mogano, non ha davvero nulla da invidiare ai suoi antenati. 
Per maggiori informazioni: ORTEGA GUITARS